Clima di antipolitica montante

Il costo della Camera dei deputati, nel 2006, è arrivato a sfiorare il miliardo di euro: 980,3 milioni la cifra riportata nel bilancio consuntivo di Montecitorio.
Nel corso del 2007, comunque, la Camera ha messo in preventivo lo sfondamento ufficiale del miliardo di euro, calcolando di spendere 1053 milioni di euro.
Dal documento del bilancio preventivo 2007 emerge un altro punto interessante: un aumento di 4000 euro l’anno ai deputati nel corso del 2007. Si tratta di aumenti ‘automatici’ nella busta paga dei deputati alla voce indennità, sulla base dell’inflazione.
Aggiunti i costi del Senato e del Quirinale e dei ministeri si arriva ad una cifra di denaro intorno ai 2 miliardi di euro. Molto più del doppio dei costi di Francia, Germania, Inghilterra.

COSTI DELLE ISTITUZIONI ITALIANE ED INTERNAZIONALI

PRESIDENZA DELLA REPUBBLICA E CASE REALI

Le spese del Quirinale (235 milioni di euro), della Casa Bianca (136,5), di Buckingham Palace (55), dell’Eliseo (32), della Presidenza tedesca (25), della Corona svedese (10,5) e della Casa Reale spagnola (8)


SENATO E CAMERE ALTE

I costi del Senato italiano (503 milioni di euro), americano (617), francese (314,5), inglese (170), spagnolo (57) , tedesco (21) e del Riksdag svedese monocamerale (166,5)

CAMERA DEI DEPUTATI

La Camera italiana costa al bilancio dello Stato 936 milioni di euro, contro gli 850 della House of Representatives americana, i 622,5 del Bundestag tedesco, i 530 dell’Assemblée Nationale francese, i 241 dell’House of Commons britannica, i 93 del Congreso de los Diputados spagnolo e i 166,5 del Riksdag svedese, che è monocamerale

È un bilancio che offende qualunque buon senso, qualunque decenza, qualunque moralità. Mentre milioni di italiani faticano ad arrivare a fine mese, la classe politica brucia quantità di denaro immense.

I costi politici appaiono sempre più simili a privilegi personali: basti ricordare i 300 mila euro pagati dalla Camera per controllare i rendiconto dei partiti, i 12 milioni di euro per garantire gli spostamenti gratuiti dei deputati sul territorio nazionale, 132 milioni per gli ex deputati, 169 milioni per gli attuali deputati, 181 milioni per l’acquisto di beni e servizi.

Per rendere più chiaro il concetto dei privilegi goduti dai politici e dei danni che questi comportano per tutti i cittadini, si può portare come esempio la spesa per la ristorazione interna a Montecitorio, che è di 5 milioni e 232 mila euro all’anno; fatte le debite proporzioni e ripartendo la cifra per il numero dei deputati, si scopre che un pasto alla camera costa 90 euro a coperto, mentre gli onorevoli pagano 9 euro: i cittadini 81 euro!
È quasi impossibile da credere, da giustificare, da comprendere. Ed è perciò normale che si diffonda un clima di antipolitica montante sempre più manifesto. Non mi sembra così troppo volgare gridare: ‘VAFFANCULO!!!’
Si può però fare anche di più: si può partecipare al Vaffanculo day, o V-Day organizzato da Beppe Grillo.
L’8 settembre sarà il giorno del Vaffanculo day, o V-Day. Una via di mezzo tra il D-Day dello sbarco in Normandia e V come Vendetta. Si terrà sabato otto settembre nelle piazze d’Italia, per ricordare che dal 1943 non è cambiato niente. Ieri il re in fuga e la Nazione allo sbando, oggi politici blindati nei palazzi immersi in problemi “culturali”. Il V-Day sarà un giorno di informazione e di partecipazione popolare. Beppe Grillo

Puoi scaricare il volantino dal seguente indirizzo:
http://www.beppegrillo.it/vaffanculoday/documenti/volantino_vday_1.pdf

Salute e …peggio nun nisse.
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