Su Il Corriere della Sera Bernard-Henri Levy ha scritto: “Hanno ucciso una donna. Una donna bella. Una donna visibile, anzi, visibile in modo palese e spettacolare”.
Benazir Bhutto era una donna immagine di un Islam colto e moderato. I fondamentalisti islamici la odiavano perché rispettava tutte le religioni; era un simbolo della volontà di democrazia, non solo in Pakistan, ma in tutta la terra dell’Islam. La Bhutto è stata uccisa perché avrebbe vinto le elezioni in Pakistan e soprattutto perché aveva un dialogo con l’islam non fondamentalista; voleva coniugare modernità e identità islamica, alleandosi con l’Occidente.
Contro questa sfida del terrorismo bisognerebbe far diventare Benazir Bhutto un simbolo per tutto il mondo, che serva da guida a tutti coloro che non hanno ancora seppellito ogni speranza di libertà nella terra dell’Islam.
Salute e …peggio nun nisse.