Il crimine va combattuto (…con parsimonia)

Sabato 7 giugno Berlusconi ha annunciato che al prossimo Consiglio dei ministri il governo introdurrà il divieto assoluto di intercettazione telefonica, con esclusione per indagini che riguardano la criminalità organizzata, la mafia, la ‘ndrangheta, la camorra o il terrorismo; per tutti gli altri reati, cinque anni di carcere a chi ordinerà queste intercettazioni.

Il ministro della Giustizia Angelino Alfano ha spiegato che il provvedimento ha lo scopo di razionalizzare il sistema e contenere le spese”, visto che i costi delle intercettazioni incidono “per oltre un terzo sul bilancio della Giustizia”.

Premesso che ridurre la possibilità di effettuare intercettazioni solo a determinati reati impedirà alla polizia e alla magistratura di scoprirne e perseguirne altri non meno gravi come le rapine, le concussioni, le corruzioni, le truffe ai danni dello Stato, si suggerisce di integrare il provvedimento con i seguenti punti:

  • limitare a non più di 5 litri di benzina i serbatoi delle auto della polizia

  • dotare di un solo proiettile ogni arma della polizia (da sparare in aria a scopo intimidatorio)

  • in un eventuale inseguimento la polizia deve rispettare scrupolosamente il codice stradale (limiti di velocità e precedenze in particolare)

  • i carabinieri che escono in coppia devono essere tra loro uniti da due manette

  • la nuova divisa del carabiniere prevede un bersaglio sul petto…

Potete inviare ulteriori suggerimenti, possibilmente prima del prossimo Consiglio dei ministri…

Salute e …peggio nun nisse.

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