Governo aguzzino con i medici


“Di tutto ha bisogno la sanità italiana, mortificata dai tagli di spesa e dall’assenza di rinnovi contrattuali, fuorché di un Governo che si comporta da negriero con i medici nonostante le promesse fatte”.

Lo ha detto il Presidente della CIMO-ASMD Stefano Biasioli dopo il decreto legge approvato dal Governo Berlusconi la settimana scorsa. Nel mirino di Biasioli finisce l’articolo 41 del provvedimento. Un articolo che al comma 13 e 14 disciplina l’orario di lavoro del personale delle aree dirigenziali degli Enti e delle Aziende del Ssn.

“Questo decreto lede pesantemente i diritti e le garanzie legati al decreto legislativo 66/2003. In termini più semplici salta, per i medici, la pausa obbligatoria di 11 ore dopo il lavoro notturno; salta per i medici la certezza di un’equa interruzione del lavoro tra un turno mattutino ed un turno serale”.
“Il decreto legge non solo mette i piedi nel piatto di una trattativa contrattuale difficile perché in ritardo (30 mesi), sotto finanziata e bloccata dalle regole europee ma getta anche le premesse per un aumento del rischio sanitario”.
“I 127.000 medici italiani – conclude Biasioli – si augurano che eventuali colpi di sole di cui è caduto vittima qualche politico possano essere prontamente curati facendo rientrare quindi un provvedimento legislativo che getta le premesse, questo si, per un confronto tutt’altro che sereno sulla sanità italiana.”

Salute e …peggio nun nisse.

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