Il giorno dopo la manifestazione di Piazza Navona con migliaia di partecipanti per dire no al tentativo di mortificare la Costituzione e il sistema giudiziario del nostro Paese, quello che risalta dai media nazionali sono solo le veementi note di biasimo verso le espressioni ritenute oscene nei confronti del Papa e verso gli insulti che sarebbero stati rivolti al capo dello Stato.
Non essendo potuto essere presente alla manifestazione, ho cercato i discorsi incriminati, per valutare quanto gravi fossero le offese, e questo ho trovato:
→ Grillo, che è stato accusato di essersi abbandonato a vergognosi insulti al capo dello Stato, al limite e oltre il limite del vilipendio, ha detto:
“…Dicono che offendo il Presidente della Repubblica. Io Morfeo non l’ho mai offeso. Sonnecchia. Firma delle cose. Questo patto della “Banda dei 4”. Ha firmato una cosa… Ve lo immaginate voi Pertini che firmava una legge che lo rendeva immune dalla giustizia italiana? Ma io non mi immagino neanche Ciampi, non riesco neanche a immaginarmi Scalfaro a fare una cosa così. E allora chi è questo uomo qua? Chi difende? È un primo cittadino o un uno che difende i partiti politici? Chi è? Quando c’era Chiaiano, la discarica: la Polizia contro le famiglie, a Napoli, la sua città. Lui dove festeggiava? Dove andava? È andata da una famiglia di Chiaiano a festeggiare qualcosa? Era a Capri a sentire della musica con due inquisiti: Bassolino e la moglie di Mastella.
E allora, che esempio ho io da questa gente? Quale esempio ho?
Non ne voglio più sapere di questa gente.Non ne voglio più sapere!…”
→ Sabina Guzzanti a proposito del Papa ha detto:
“Il governo è caduto in buona parte anche grazie a Ratzinger, con quella porcheria della negata partecipazione a La Sapienza. La menzogna della censura a Ratzinger è stata sostenuta da tutti i media e i politici, salvo le solite, rilevanti eccezioni. Questo significa avere il controllo dei media, inventare una polemica che non sta né in cielo né in terra, perché non c’è motivo al mondo per cui Ratzinger debba inaugurare l’anno accademico delle nostre università. … Grazie alla legge Moratti fra vent’anni gli insegnanti saranno scelti dal Vaticano, ma fra vent’anni Ratzinger sarà dove deve stare, cioè all’inferno, tormentato da diavoloni frocioni attivissimi, e non passivissimi. Non come i gay che hanno accettato di spostare il Gay Pride a Bologna perché a Roma, a San Giovanni, c’era un coro di preti. E ‘sti cazzi, si direbbe in una repubblica democratica.”
→ La Guzzanti parla anche di Mara Carfagna:
”… Io non sono una moralista come ci accusano gli opinionisti che non hanno nemmeno un vocabolario, perché la parola ‘moralista’ ha un significato e per usarla sui giornali lo devi conoscere. Moralista è Casini, divorziato tre volte, moralista è Mele (il deputato dell’Udc coinvolto in uno scandalo di squillo e cocaina). A me non me ne frega niente della vita sessuale di Berlusconi, ma tu non puoi mettere alle Pari opportunità una che sta là perché t’ha succhiato l’uccello. Non la puoi mettere da nessuna parte ma in particolare alle Pari opportunità, perché è uno sfregio. Vattene!“.
Personalmente non mi sembrano offese particolarmente forti (a parte il giudizio sulla Garfagna; ma se fosse vero…). Inoltre la vera democrazia c’è solo e fin tanto che a tutti viene riconosciuto il diritto di esprimere il proprio pensiero, anche se non condiviso.
Nessun politico mi è sembrato particolarmente illuminato, salvo Antonio Di Pietro,che è il solo ad aver capito con chi abbiamo a che fare o è l’unica persona onesta!
Salute e …peggio nun nisse.