Degrado ambientale

Circa quarantacinque anni fa venne realizzato il centro siderurgico Italsider proprio a ridosso della città di Taranto. La zona di lavorazione “a caldo” (la più inquinante) fu costruita accanto al quartiere Tamburi per risparmiare sui nastri trasportatori che trasferiscono la materia prima dal porto allo stabilimento; l’area a freddo (la meno inquinante) è stata invece collocata nel punto più distante dalla città. Nell’area industriale si sono aggiunti anche altri stabilimenti, come la raffineria Agip e la Cementir.
Il degrado ambientale del quartiere Tamburi di Taranto è arrivato a livelli tra i più alti del mondo.
Una ricerca di PeaceLink basata su dati del Ministero dell’Ambiente (pubblicata il 21 ottobre 2008 sul Corriere della Sera) ha dimostrato che Taranto è la città più inquinata d’Italia.Taranto
Per comprendere i dati espressi con terminologia specialistica e particolari unità di misura, come ad esempio i nanogrammi (miliardesimi di grammo), è stato trasformato l’inquinamento da benzo(a)pirene (il componente più cancerogeno degli idrocarburi policiclici aromatici) in “sigarette equivalenti”:
– è stata calcolata la quantità di aria inalata dai bambini, a seconda della loro attività: mediamente un bambino respira 16,3 metri cubi di aria al giorno.
I dati sono stati tratti da Jill A.J. Beals et al. – Quantifying the distribution of inhalation exposure in human populations: distribution of minute volumes in adults and children. – Environmental Health perspectives vol 104 N°9, 1996.
Il totale complessivo dell’aria respirata è stato ottenuto considerando 18 ore di bassa attività (8,02 litri al minuto), 4 ore di moderata attività [camminare] (16,7 litri al minuto) e 2 ore di alta attività [corsa] (28,56 litri al minuto).
– è stato calcolato quanto benzo(a)pirene c’è in una sigaretta:
l’88% delle sigarette vendute in Italia hanno un contenuto di nicotina che può essere classificato “alto” e “medio” (rispettivamente in media 10,10 e 8,31 ng/sigaretta).
La fonte di tali studi è J.E Swauger et al. – An analysis of the mainstream smoke chemistry of samples of the U.S. cigarette market acquired between 1995 and 2000. – Regulatory Toxicology and Pharmacology 35 142-156, 2002.
– è stata individuata la quantità di benzo(a)pirene presente giornalmente in un metro cubo d’aria nel quartiere Tamburi [dati disponibili negli studi dell’Arpa Puglia]
– è stata moltiplicata la quantità di benzo(a)pirene in un metro cubo d’aria, per il numero di metri cubi respirati giornalmente da un bambino
– ottenuto il totale dei nanogrammi di benzo(a)pirene inalati in un giorno, è stato diviso tale valore per il benzo(a)pirene mediamente contenuto nel fumo di una sigaretta, lo stesso fumo che inala il fumatore. In questo modo è stato ottenuto l’”equivalente in sigarette“.
Secondo uno studio ISPESL (citato da Arpa Puglia) in via Orsini a Taranto si è avuto “un accumulo di benzo(a)pirene nei giorni dal 2 al 5 marzo 2004 con un picco allarmante il giorno 4 marzo di 67 ng/m3“; ciò significa che il 4 marzo 2004 i bambini del quartiere Tamburi di Taranto, respirando, hanno inalato benzo(a)pirene per un equivalente di 128 sigarette!
Il valore stabilito dalla legge oltre il quale non dovrebbe andare  l’inquinamento da benzo(a)pirene è 1 nanogrammo a metro cubo.
Comunque il dato medio nel quartiere Tamburi è di 2,14 sigarette al giorno; questo dato, proiettato su 365 giorni, dà un totale di 780 sigarette annue inalate in media da ogni bambino del quartiere Tamburi.
Questi studi realizzati a Taranto dall’ISPESL sono stati mantenuti per molto tempo “secretati” dalle autorità centrali.

Salute e …peggio nun nisse.


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Comments

Una risposta a “Degrado ambientale”

  1. Avatar diego
    diego

    il polo industriale di Taranto è fuorilegge, scaccia-turismo, non dà nessun vantaggio alla città (basti pensare che nonostante la presenza della raffineria il carburante a Taranto costa più che in città con un costo della vita molto più alto) e sorattutto non la vuole nessuno,forse neanche i poveri operai che tra l’altro come pochi sanno continuano a morire a decine l’anno per incidenti sul lavoro per stipendi da fame! Non siamo in Cina. Bisogna trovare una soluzione per scollarci di dosso tutto queso fango. Non esiste un politico illuminato che ci difenda e attiri rispetto su una città che potenzalmente è tra le più belle d’Italia (a dir poco) e che comunque è sicuramente unica al mondo per caratteristiche storiche e geografiche.
    Si accetta qualunque consiglio per dare vita ad un movimento,un pensiero,un’azione che possa mobilitare Taranto a farsi rispettare. Capisco che il polo industriale è una risorsa di tutto il paese (ahimè) e che il suo smantellamento è un’utopia, ma FACCIAMOCI RISPETTARE!!! TARANTO: SVEGLIATI DALLA TUA IGNORANZA, GUARDATI INTORNO.
    [Questo è lo sfogo di un tarantino che vive in un’altra città ma che,ogni volta che torna a casa, prova un insopprimibile moto di rabbia. voglio sperare che migliaia di tarantini lo leggano e che tra questi ci sia gente attiva per il territorio con coscienza ed illuminazione].

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