Valgono anche i sinonimi: buffo, buffonesco, comico, esiguo, goffo, misero, piccolo, assurdo, cretino, bassissimo, squallido, insignificante, meschino, inesistente, illogico, insensato, irragionevole, irrisorio, burlesco, spropositato, minimo, risibile, ridevole, macchiettistico.
Il 1° giugno il Times di Londra ha pubblicato un durissimo editoriale su Berlusconi, che s’intitolava: “Cala la maschera del clown“; il sottotitolo affermava “La qualità del governo Berlusconi non è una questione privata“.
Times: “L’aspetto più sgradevole del comportamento di Silvio Berlusconi non è che è un pagliaccio sciovinista, né che corre dietro a donne di 50 anni più giovani di lui, abusando della sua posizione per offrire loro posti di lavoro come modelle, assistenti o perfino, assurdamente, come candidate al Parlamento europeo. Ciò che è più scioccante è il completo disprezzo con cui egli tratta l’opinione pubblica italiana. Il senile dongiovanni può trovare divertente agire da playboy, vantarsi delle sue conquiste, umiliare la moglie e fare commenti che molte donne troverebbero grottescamente inappropriati. Ma quando vengono poste domande legittime su relazioni scandalose e i giornali lo sfidano a spiegare legami che come minimo suscitano dubbi, la maschera del clown cala. Egli minaccia quei giornali, invoca la legge per difendere la propria ‘privacy’, pronuncia dichiarazioni evasive e contraddittorie, e poi melodrammaticamente promette di dimettersi se si scoprisse che mente. … Né lo aiuta il suo sventurato ministro degli Esteri, che ha provato a difenderlo sottolineando che l’età per il consenso (a rapporti sessuali, n.d.r.) in Italia è 14 anni, come se ciò fosse rilevante“.
Non sono soltanto gli italiani a domandarsi cosa sta succedendo. Se lo chiedono anche i perplessi alleati dell’Italia. E non è solo il Times a occuparsi ancora una volta di questa storia, che la stampa inglese sta seguendo con particolare attenzione: ci sono nuovi articoli anche sul Financial Times, sul Daily Telegraph, sull’Independent. E uscendo dal Regno Unito, si occupano delle vicende del premier Liberation e la Frankfurter Allgemeine Zeitung.
Berlusconi ha reagito dicendo che i giornali stranieri sono “ispirati dalla sinistra italiana”.
Non è la prima volta che il premier italiano accusa una testata inglese di essere “di sinistra”: aveva dato del comunista perfino all’Economist, settimanale liberal-capitalista, quando lo ritrasse in copertina come “indegno di governare” a causa del conflitto d’interessi e dei suoi processi.
Sostenere che è di sinistra il Times suscita analoga ilarità a Londra: fondato nel 1875, a lungo il miglior quotidiano del mondo, è sempre stato un bastione del conservatorismo.
Oggi Michael Binyon, vicedirettore del Times, ha replicato a Berlusconi: “Un’accusa insensata, ridicola. Sostenere che c’è una cospirazione, dietro i nostri articoli, è infantile. Una cospirazione della sinistra italiana, poi: e come farebbe, la sinistra italiana, a far scrivere quel che vuole al Times di Londra? Noi non scriviamo per fare piaceri a questo o a quello. Scriviamo quando vediamo una notizia. E il premier di uno dei maggiori paesi d’Europa, membro della Nato, presidente di turno del G8, che si mette nei guai con le donne e poi dice cose chiaramente non vere su com’è andata, è una notizia, che la vedrebbe anche un cieco”.
Cosa succederebbe se una situazione analoga accadesse nel Regno Unito?
“Se si sospettasse che il primo ministro ha una relazione con una 18enne a cui promette dei favori, e sua moglie affermasse che va con minorenni, e il premier in questione fornisse di continuo versioni contraddittorie sull’accaduto, tutti i media nazionali gli starebbero addosso 24 ore su 24. Dovrebbe dimettersi nel giro di settimane”.
La menzogna non può cambiare di continuo, dev’essere credibile. E le cose che dice Berlusconi non lo sono. Senza contare che la menzogna di un leader politico, per qualunque ragione, è imperdonabile. Ovunque. Anche in Italia.
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Salute e …peggio nun nisse.
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