Ancora sull'influenza A (H1N1)v


Una notizia “ANSA” del 15 agosto u.s. riporta che “nel mondo sono quasi 230.000 i casi dell’influenza A(H1N1), con oltre 1.600 registrati nelle ultime 24 ore, e le morti sono più di 2.000. Sono i dati dell’ultimo aggiornamento dei Centri Europei per il Controllo delle Malattie (Ecdc). I casi confermati in Europa sfiorano i 38.000 (346 nelle ultime 24 ore). Il Paese più colpito è la Gran Bretagna (12.903 casi), seguita dalla Germania (11.493) e Olanda (1.473). In Italia il numero dei casi è fermo a 1.238.”
Una Circolare Ministeriale del 24 luglio u.s. ha stabilito che la diagnosi di caso [di nuova influenza da virus A(H1N1)v] è ora basata sul solo criterio clinico.
Viene pertanto considerato caso di nuova influenza da virus A(H1N1)v ogni soggetto con:
– affezione respiratoria acuta ad esordio brusco ed improvviso con febbre superiore a 38° C,
accompagnata da almeno uno dei seguenti sintomi:
– cefalea, malessere, sudorazione e brividi, astenia
e da almeno uno dei seguenti sintomi respiratori:
– tosse, faringodinia, congeastione nasale.
Ogni caso che corrisponda a questa definizione deve essere segnalato da parte dei medici di medicina generale, dei pediatri di libera scelta e dei presidi ospedalieri al Servizio Igiene e Sanità Pubblica, specificando se si tratta di persona che rientra da un viaggio all’estero o si tratta di un caso autoctono.
Non è più prevista l’esecuzione dei tamponi faringei in tutti i casi.
Viene eseguita la conferma virologica con il tampone su un campione limitato dei casi segnalati (1 tampone ogni 4 casi segnalati; 2 ogni 10; 3 ogni 20). L’esecuzione dei tamponi deve essere eseguita sui casi autoctoni e su quelli che presentano un quadro clinico impegnativo (ricovero).
Ora mi chiedo se ha ancora senso dare dei numeri precisi a livello mondiale sui casi e sui morti della nuova influenza A(H1N1) e tenerli quotidianamente aggiornati, quando poi la conferma virologica viene fatta a campione. Data anche la benignità della malattia, l’allarme che si mantiene è ancora giustificato?

Salute e …peggio nun nisse.



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