Giuseppe Prezzolini, nato “per caso” (come lui amava dire) a Perugia il 27 gennaio 1882 e morto a Lugano il 14 luglio 1982, è stato un giornalista, scrittore ed editore italiano.
Nel 1921 ha pubblicato il “Codice della vita italiana“, una raccolta di aforismi edita da La Voce, in cui fa una divertente caricatura dell’Italia e degli italiani.
É ancora purtroppo attuale!
Codice della vita italiana
Capitolo I – Dei furbi e dei fessi
- I cittadini italiani si dividono in due categorie: i furbi e i fessi.
- I furbi non usano mai parole chiare. I fessi qualche volta.
- Non bisogna confondere il furbo con l’intelligente. L’intelligente è spesso un fesso anche lui.
- Il furbo è sempre in un posto che si è meritato non per le sue capacità, ma per la sua abilità a fingere di averle.
- Colui che sa è un fesso. Colui che riesce senza sapere è un furbo.
- I fessi hanno dei principi. I furbi soltanto dei fini.
- Dovere: è quella parola che si trova nelle orazioni solenni dei furbi quando vogliono che i fessi marcino per loro.
- L’Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l’Italia sono i furbi che non fanno nulla, spendono e se la godono.
- L’Italiano ha un tale culto per la furbizia, che arriva persino all’ammirazione di chi se ne serve a suo danno. Il furbo è in alto in Italia non soltanto per la propria furbizia, ma per la reverenza che l’italiano in generale ha della furbizia stessa, alla quale principalmente fa appello per la riscossa e per la vendetta. Nella famiglia, nella scuola, nelle carriere, l’esempio e la dottrina corrente – che non si trova nei libri – insegnano i sistemi della furbizia. La vittima si lamenta della furbizia che l’ha colpita, ma in cuor suo si ripromette di imparare la lezione per un’altra occasione. La diffidenza degli umili che si riscontra in quasi tutta l’Italia, è appunto l’effetto di un secolare dominio dei furbi, contro i quali la corbelleria dei più si è andata corazzando di una corteccia di silenzio e di ottuso sospetto, non sufficiente, però, a porli al riparo delle sempre nuove scaltrezze di quelli.
Salute e …peggio nun nisse.
Bravo Prezzolini.
Non sapevo che fosse nato dalle nostre parti.
Non sapevo neanche chi fosse ( che ignorante che sono!)