Augusto Minzolini, direttore del Tg1, prendendo spunto dalle dichiarazioni del boss mafioso Filippo Graviano che ha smentito la deposizione del pentito Gaspare Spatuzza in cui venivano fatti i nomi di Dell’Utri e di Berlusconi come possibili referenti della mafia, nel tg di prima serata ha detto in un editoriale che “per sette giorni quelle balle – o ‘minchiate’ – sono andate in giro e hanno danneggiato l’immagine del presidente del Consiglio e quindi dell’Italia”. Questo perché ”a chi ha sparato in passato con la lupara è stato consentito di sparare con le deposizioni”.
Naturalmente le parole di Minzolini hanno suscitato polemiche, accusandolo di utilizzare “il servizio pubblico televisivo per pronunciare verdetti a processo in corso; atteggiamento poi pericoloso perchè sembra voler distinguere tra ‘mafiosi buoni’ e ‘mafiosi cattivi’ a seconda che nelle loro dichiarazioni vi siano attacchi al presidente del Consiglio” (Roberto Zaccaria).
Anche i precedenti editoriali di Minzolini avevano suscitato polemiche: da quello di insediamento sul gossip e sull’inchiesta di Bari, all’intervento contro la manifestazione per la libertà di informazione (giudicata “assurda”) a quello, più recente, sull’intervento in difesa del lodo Alfano.
Perseverare è diabolico…
Minzolini come Fede.
Salute e …peggio nun nisse.
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