Il consiglio di amministrazione della Rai (cda) di viale Mazzini ha deciso di sospendere in campagna elettorale quattro talk show in cui si parla di politica: “Porta a Porta” (Raiuno), “AnnoZero” e “L’ultima Parola” (Raidue), e “Ballarò” (Raitre).
In pratica l’obiettivo di questo regolamento imposto dal centrodestra è di cancellare i programmi in cui si danno notizie e si confrontano opinioni.
Per la Rai inoltre questa direttiva comporterà perdite economiche che ammonteranno a circa 3 – 3,5 milioni di euro.
Michele Santoro ha accusato il governo e i vertici di Viale Mazzini di voler soggiogare l’informazione: “Noi avevamo dimostrato di poter andare in onda senza ospiti politici. Quindi semmai sono i politici ad aver bisogno di noi. … Non era mai accaduto che tutti i programmi di approfondimento venissero spenti prima di una campagna elettorale, è un silenzio terrificante inquietante. É chiaro che i Tg possono andare in onda perché sono molto rassicuranti per il sistema dei partiti, parlano un linguaggio che è molto vicino al loro e sono più convinti di poterne controllare le dinamiche mentre i programmi sono più imprevedibili. … Noi ci stiamo abituando a tutto al fatto che non c’è più Grillo, Sabina Guzzanti, Daniele Luttazzi ed è evidente che quelli che restano appena fiatano un po’ sembra un boato, nel nulla sembra una tempesta”.
Bruno Vespa, costretto a chiudere il salotto di “Porta a Porta” per un mese (anche se il bersaglio designato era “AnnoZero”), attacca Santoro: “Vogliamo essere onesti? La decisione della Rai, come quella della Vigilanza, hanno un nome ed un cognome: Michele Santoro, passato sulla par condicio con il garbo di Attila”.
Certo è che se fossero tutti come lui non ci sarebbero problemi…
Salute e …peggio nun nisse.
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