1. Il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri ha dato dell’ubriacone al questore di Roma perché secondo la Questura i partecipanti alla manifestazione del Pdl di eri a Roma erano centocinquantamila, mentre secondo i coordinatori del Pdl più di un milione.
Gasparri ha detto che il questore “evidentemente in preda a stress o in crisi etilica ha diffuso cifre false, in difetto, sui partecipanti alla nostra grande manifestazione”.
Nicola Tanzi, segretario del Sindacato autonomo della polizia, interpellato da Apcom ha replicato: “Ognuno deve fare il proprio mestiere. La Questura fa il suo e i dati sui manifestanti di piazza San Giovanni rappresentano la realtà dei fatti, sicuramente erano qualcosa in meno e non in più.“
2. Umberto Bossi ha detto: “Ieri a Roma c’era solo la gente di Berlusconi. La Lega non si è impegnata a inviare perché avevamo raggiunto un accordo. Se la Casa delle libertà e la Lega avessero voluto mandare davvero tanti uomini non sarebbero bastate le piazze di Roma a tenerli. Io ne ho tenuti in disparte qualcosa come una decina di milioni…”
3. La manifestazione del centrodestra a Roma ha avuto come slogan “L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio”. Doveva essere una festa, la festa dell’amore verso tutti, verso gli altri. Ma Berlusconi ha attaccato a fondo la sinistra descrivendola come una peste.
Berlusconi: ”Non scendiamo quasi mai in piazza, ma… quanno ce vo’, ce vo’.” Poi è passato all’attacco alla sinistra: “La sinistra è ammanettata a Di Pietro e ai pm; … non ha mai imparato a fare e ad essere un’opposizione responsabile; a questa sinistra manca del tutto il senso dello Stato. … la scelta è ancora una volta tra il governo del fare che fa le riforme e una sinistra che sa solo dire no e diffondere pessimismo e catastrofismo. … Realizzeremo la religione della libertà: viva l’Italia, viva la libertà, viva il governo del fare e il Popolo della Libertà”.
Ai militanti assiepati sotto il palco ha rivolto alcune domande: “Volete le intercettazioni su tutto e su tutti, essere spiati anche a casa vostra?”. E ancora: “Volete una sinistra che spalancherebbe le porte a tutti gli extracomunitari?”. E sui talk show: “Volete le risse e i pollai sulle tv pubbliche pagate con i soldi di tutti?”.
Infine ha elencato l’agenda del governo: archiviata la campagna elettorale spazio alle riforme istituzionali: elezione diretta del premier o del capo dello Stato, riduzione del numero dei parlamentari e federalismo. E non solo: “Vogliamo anche vincere il cancro, un male che riguarda quasi 2 milioni dei nostri concittadini”.
5. Al termine della manifestazione c’è stato un giuramento tra i candidati del centrodestra: è stato stabilito un patto con il quale il governo da un lato e dall’altro le Regioni che saranno guidate dal centrodestra si impegnano a realizzare un programma comune con appoggio reciproco. Le Regioni guidate dall’opposizione rimarranno fuori (“Con loro è impossibile discutere“). Il capo del governo ha cioè pubblicamente annunciato che discriminerà le Regioni che in libere elezioni saranno presiedute dall’opposizione.
Se si doveva giurare su qualcosa era casomai sulla Costituzione e non su un testo di parte. É la Costituzione che deve essere rispettata.
Salute e …peggio nun nisse.
berlusconi non sa neppure che cosa vuol dire “amore”: forse qualcuno a san valentino gli ha regalato i baci (forse noemi?!?) e ha preso spunto da qualche messagino trovato nei cioccolatini….
un saluto