Uno studio prospettico pubblicato su American Journal of Cardiology (American Journal of Cardiology 2009, 7, 883-889) ha rilevato che in pazienti con malattie coronariche croniche, l’obesità addominale rappresenta un fattore predittivo indipendente di eventi cardiovascolari e di ospedalizzazione per attacchi cardiaci; quest’associazione non risulta mediata da preesistenti condizioni di comorbilità, severità della cardiopatia, resistenza insulinica, infiammazione, livelli di neurormoni e di adipochine. Nel corso di 5 anni è stato misurato il rapporto vita-fianchi e l’indice di massa corporea (Bmi) in 979 pazienti clinicamente stabili.
Il 13% dei partecipanti è stato ricoverato per attacco cardiaco e il 16% è andato incontro a problemi cardiovascolari.
Un incremento di un’unità di deviazione standard del rapporto vita-fianchi è risultato associato a un aumento del 30% del rischio di ospedalizzazione e del 20% di eventi cardiovascolari. Entrambe le associazioni non sono influenzate da altre condizioni.
Salute e …peggio nun nisse.
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