La sindrome metabolica è una situazione clinica a rischio cardiovascolare medio-alto.
Solitamente la diagnosi viene effettuata quando si presentano tre o più dei seguenti disturbi:
- obesità viscerale,
- intolleranza al glucosio,
- ipertensione arteriosa,
- livelli sopra la norma di trigliceridi,
- colesterolo alto.
Gli individui colpiti dalla sindrome metabolica, che non cambiano drasticamente il proprio stile di vita, hanno un elevato tasso di mortalità legato a problemi cardiovascolari.
Secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Preventive Medicine questa condizione sarebbe influenzata anche dalla quantità di attività fisica svolta complessivamente quotidianamente.
In particolare dallo studio è emerso che la sindrome metabolica è decisamente più comune nei sedentari rispetto alle persone più attive.
Riguardo alla prevenzione è fondamentale la valutazione del singolo paziente, comunque in generale se non si è ancora instaurato un danno d’organo è di solito sufficiente un intervento mirato sullo stile di vita con misure igienico-dietetiche.
Questo significa che il paziente deve avere una dieta adeguata, smettere di fumare, svolgere una regolare attività fisica.
In particolare un esercizio costante senza grossi incrementi di frequenza cardiaca e di pressione arteriosa ha diverse ricadute positive sul profilo metabolico: stimola un aumento del colesterolo buono, migliora l’intolleranza agli zuccheri, abbassa i livelli di trigliceridi.
I soggetti studiati sono stati suddivisi in tre categorie in relazione all’attività fisica svolta:
1. sedentari (meno di 5 mila passi al giorno)
2. moderatamente attivi (da 5 mila a 10.000 passi al giorno)
3. molto attivi (più di 10 mila passi al dì)
Le possibilità di soffrire di sindrome metabolica sono risultate maggiori per i soggetti che rientravano nella categoria dei sedentari.
Per ogni mille passi in più al giorno è stata evidenziata una riduzione mediamente del 10 % della probabilità di ammalare di sindrome metabolica.
Gli adulti che fanno più passi al giorno tendono ad avere la circonferenza della vita inferiore, livelli superiori di lipoproteine ad alta densità (HDL) e più bassi livelli di trigliceridi.
Salute e …peggio nun nisse.
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