Costituzione materiale

Durissima ieri la nota di Giorgio Napolitano attaccato da Maurizio Bianconi, un deputato del Pdl, che in una intervista aveva detto che il presidente “sta tradendo la Costituzione”: se Bianconi “fosse convinto delle sue ragioni avrebbe il dovere di assumere iniziative ai sensi dell’articolo 90 e relative norme di attuazione” , che prevede la messa in stato di accusa del presidente della Repubblica davanti al Parlamento.

Oggi Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, ha puntualizzato la posizione del partito di maggioranza: “Il Pdl ha il massimo rispetto per il Capo dello Stato, non ha alcuna intenzione di chiederne l’impeachment, ma occorre che il presidente della Repubblica sappia valutare la Costituzione materiale che ha introdotto la novità del bipolarismo e dell’indicazione del premier nella scheda elettorale”.

Siamo in una Repubblica Parlamentare, finché la costituzione non viene cambiata. Pertanto il presidente della Repubblica, dopo le consultazioni, dà l’incarico ad un Presidente del Consiglio, che va in Parlamento, e se la maggioranza dei parlamentari lo vota, quel governo entra nell’esercizio delle sue funzioni. Se durante l’iter dovesse cambiare la maggioranza il presidente della Repubblica potrebbe del tutto legittimamente dare un incarico ad un Governo presieduto dalla persona che i nuovi schieramenti ritenessero idonea.

Il concetto della Costituzione materiale è un’altra frottola che si cerca di far passare per verità a beneficio di ingenui e male informati.

Salute e …peggio nun nisse.

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