BMI è un fattore predittivo di mortalità

Dall’analisi collaborativa di 57 studi prospettici di follow-up a lungo termine di un gran numero di persone (900.000 adulti) è stato evidenziato che un BMI al di fuori del range ideale (22,5-25 Kg/m2 ) potrebbe causare un ampio incremento nei tassi di mortalità.

Benché altri parametri antropometrici come la circonferenza della vita ed il rapporto vita-anca potrebbero aggiungere informazioni significative al BMI, già il BMI in sé stesso è un forte fattore predittivo di mortalità.
L’aumento progressivo di mortalità al di sopra dei 25 Kg/m
2 è dovuto principalmente a malattie vascolari. Anche al di sotto dei 22,5 kg/m2 si ha un aumento di mortalità, ma la causa non è stata pienamente spiegata.
Con 30-35 kg/m
2 la sopravvivenza media si riduce di due-quattro anni, e con 40-45 kg/m2 si riduce di otto-dieci anni, il che è paragonabile all’effetto del fumo.
In età adulta potrebbe risultare più semplice evitare sostanziali aumenti di peso che perderne una volta che è stato accumulato. Evitando un ulteriore aumento da 28 a 32 kg/m
2, un tipico soggetto di mezza età guadagnerebbe circa due anni di speranza di vita, che diverrebbero tre in un soggetto giovane che evita di passare da 24 a 32 kh/m2.

Lancet 2009

 

Salute e …peggio nun nisse.


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