Sul Corriere della Sera on line di ieri viene riportato che sono state affidate alla Digos le indagini dell’agguato di cui avrebbe potuto restare vittima il direttore di «Libero» Belpietro.
Alle 22.30 dell’altro ieri è stato ricostruito il racconto del presunto attentato per ripercorrere, secondo dopo secondo, i fotogrammi del fallito agguato: troppi i punti poco chiari nel racconto dell’agente scelto Alessandro N. (nessun testimone, telecamere che non hanno inquadrato il fuggitivo, nessuna impronta rilevata).
É pertanto doveroso che i magistrati vogliano approfondire. Sembra che tra i poliziotti circoli uno strano convincimento: che l’agente di tutela del direttore di «Libero» si sia inventato tutto.
Salute e …peggio nun nisse.
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