Berlusconi contestato: fischi e insulti a Vicenza, a Padova e a L’Aquila
«Sono anni che Ruby, adesso aiuta noi alluvionati»
«mafioso, mafioso»
«dimissioni»
«Processo breve per lui, ricostruzione lenta per noi»
«Basta cricche d’affari»
«Tu bunga bunga, noi macerie»
«Macerie di democrazia, 20 novembre, l’Aquila chiama Italia»
Si è cercato di minimizzare: “manifestazioni circoscritte a poche centinaia di persone, chiassose e ben organizzate”…
Che sia un segno che il vento sta cambiando?
Berlusconi ha addirittura negato: “Leggendo i giornali non credevo ai miei occhi. Parlano di proteste in Veneto e a L’Aquila. Non credete ai giornali, imbrogliano”.
!!!
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Silvio Berlusconi al primo ministro vietnamita Nguyen Tan Dung, a margine del vertice del G20 a Seul in Corea del Sud, in inglese ha detto: «In my country I have some difficulties in this moment…».
Lontano dall’Italia ed in inglese a volte può dire quello che in italiano e nel proprio Paese non ammetterebbe mai…
Salute e …peggio nun nisse.
Spero solo si dia un taglio netto a tutta la classe politica e da qui ripartire con i principi che questa costituzione hanno ispirato. Io so solo che a dispetto di quanto ci mostrano in tv ad esempio all’Aquila nulla è cambiato dopo il terremoto dello scorso anno. So solo che i piccoli commercianti pagano il 37% delle tasse sui guadagni allo stato e, da lavoratore so che sto cercando un lavoro stabile e che mi possa garantire un futuro. Ma quando affermo che ci vuole la rivoluzione mi si da contro. Ci vorrebbero proteste tipo quelle avvenute in Grecia lo scorso anno, ma anche chi asserisce di proporla, non fa altro che vendere magliette nel proprio blog. Dov’è tutta questa protesta alla fine ? Dopo parole ed aria fritta, si passi ai fatti !!
Rivoluzione: è un po’ forte…
Però anche il grande regista Mario Monicelli un giorno non lontano ha detto: “… Non c’è nessuna dignità, da nessuna parte. É proprio la generazione che è corrotta, malata, che va spazzata via. Non so da che cosa, non so da chi. O meglio, lo saprei. … Mai avere la speranza. La speranza è una trappola, è una cosa infame, inventata da chi comanda. … La speranza è una trappola inventata dai padroni, quelli che ti dicono «state buoni, zitti, pregate, che avrete il vostro riscatto, la vostra ricompensa nell’aldilà, perciò adesso state buoni, tornate a casa. Sì, siete dei precari, ma tanto fra 2-3 mesi vi assumiamo ancora, vi daremo un posto. State buoni, abbiate speranza».
Io spero che finisca con quello che in Italia non c’è mai stato: una bella botta, una bella rivoluzione. C’è stata in Inghilterra, in Francia, in Russia, in Germania, dappertutto meno che in Italia”…