Il divertimento dell’imperatore

Il cuore della cultura berlusconiana è la velina, o showgirl, che viene proposta agli italiani ogni giorno come la pasta. Certe veline stanno semplicemente zitte mentre i presentatori maschi parlano. Altre fanno passi di danza o chiacchierano con gli ospiti. Altre fanno sciocchi giochi mettendo bene in evidenza le gambe, o azzardano coraggiose docce con acqua fredda indossando attillatissimi abiti. Alcune semplicemente si denudano. Degradante? Non c’è dubbio. Ma l’importanza di queste ragazze nell’Italia di Berlusconi non va scemando. Un sondaggio condotto a Milano tra giovani ragazze, ha rilevato che la professione più ambita è quella della velina.

La velina è diventata il fondamento della TV italiana; è la roccia sulla quale Berlusconi ha costruito la sua carriera politica. Nei 15 anni a partire dal suo esordio dominante sulla scena politica italiana, Berlusconi ha creato un forte legame tra intrattenimento e potere. Pian piano la velina ha acquisito una funzione politica al pari del suo ruolo sessuale. Giusto per formalizzare questo legame tra politica e showgirls, Berlusconi ha nominato Mara Carfagna, trentaduenne, ex velina e modella che ha posato nuda, suo Ministro per le Pari Opportunità.

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Il mestiere di velina è sempre molto popolare.

Veline è il nome delle giovani che alla televisione italiana accompagnano con gonnelle estremamente corte presentatori maschi per lo più di mezz’età. Molte donne lo accettano.

Non hanno tante scelte. Molte non hanno un’istruzione decente. E se anche ce l’hanno non importa granché. Il fatto è che l’Italia non è un paese in cui si viene valutati per i propri meriti.

Se conosci le persone giuste e se fai parte del sistema di favori reciproci, puoi ritrovarti in posizioni per cui non sei neanche lontanamente qualificato. Per molte ragazze questo è il modo per diventare famose. Di tanto in tanto ricoprono persino funzioni importanti negli intrighi politici.

I requisiti che una velina deve soddisfare: altezza minima 1.75, figura molto slanciata, dotata di ‘un bel didietro’, e anche di seno abbondante’ – meglio se naturale, ma in caso di necessità anche ritoccato artificialmente. ‘Non deve saper fare granché. Basta solo che sia giovane e un po’ sexy. E sappia ballare un po’.

Molte ragazze che le vedono in televisione pensano: perché loro sì e io no?’

Una buona parte delle ingenue ragazze di famiglie semplici pensa senz’altro ancora così: ‘appaio in tivù dunque sono’.

Oggi i giovani hanno per sola cultura la televisione commerciale, modello Berlusconi. Le reti nazionali si sono conformate e la mediocrità è ovunque.

Salute e …peggio nun nisse.

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