Secondo i dati del focus Fipe, l’associazione dei pubblici esercizi aderente a Confcommercio, sui consumi delle famiglie per regione realizzato su dati Istat, tra il 2007 e il 2011 la spesa media annuale delle famiglie umbre è calata, al netto delle variazioni nel potere d’acquisto dovute all’inflazione, del 7%, pari in valore assoluto a circa duemila euro all’anno; il calo è anche superiore alla media nazionale.
Umbria |
media italiana |
|
spesa media annuale |
– 7 % |
– 6,1% |
alimenti e bevande |
– 7,1 |
– 6,7 |
abbigliamento e calzature |
– 20,9 |
– 11,3 |
spese per l’abitazione (compresi combustibili ed energia) |
– 2 |
– 0,4 |
arredamento |
– 11,5 |
|
trasporti |
– 5,2 |
|
comunicazioni |
– 3,8 |
+ 3,5 |
istruzione |
– 27,8 |
|
tempo libero, cultura e giochi |
– 10,1 |
– 5,8 |
sanità |
+ 10 |
|
sigarette e affini |
+ 2,4 |
– 16,50 |
Questi dati sottolineano la vera emergenza italiana ed umbra, ovvero i consumi in recessione e lo sviluppo bloccato, accentuati, e non sicuramente attenuati, dai provvedimenti del Governo. Le istituzioni locali, nel momento in cui si accingono a prendere decisioni su tasse e tariffe, dovrebbero tenere conto che quello che serve sono provvedimenti che ridiano fiato al mercato e aprano uno spiraglio alla crescita (come ha sottolineato il presidente della Confcommercio della provincia di Perugia Giorgio Mencaroni).
Salute e …peggio nun nisse.
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