Uno studio effettuato da Hidde P. van der Ploeg, della Scuola di Salute pubblica dell’università di Sydney, e collaboratori, ha evidenziato che il mantenimento protratto della posizione seduta rappresenta un fattore di rischio per la mortalità generale, indipendentemente dallo svolgimento di attività fisica.
L’associazione tra la posizione seduta e la mortalità generale è risultata costante tra sessi, gruppi di età, categorie di body mass index, livelli di attività fisica, e nei partecipanti sani rispetto a quelli con preesistenti malattie cardiovascolari o diabete mellito.
Pertanto i programmi di salute pubblica, oltre che sull’aumento dei livelli di attività fisica, dovrebbero concentrarsi sulla riduzione del tempo passato stando seduti: per chi fa lavori sedentari si consiglia evitare di stare fermi per periodi prolungati, alzarsi spesso e fare anche piccole camminate all’interno dell’ufficio o di casa…
Salute e …peggio nun nisse.
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