Thank you, Nelson Mandela, for making this world a better place

Nelson Mandela, eroe della lotta contro l’apartheid, è morto a 95 anni a Johannesburg nella sua casa dopo una lunga malattia.

Nato il 18 luglio 1918, figlio di un capo della tribù Thembu, a 23 anni si trasferisce a Johannesburg, dove studia legge all’Università del Witwatersrand e frequenta militanti e dirigenti dell’African National Congress (Anc), il primo partito fondato nel 1912 dai neri in Sudafrica.
Dopo la laurea in giurisprudenza inizia a difendere la popolazione vittima delle politiche di discriminazione.
La vittoria del razzista Fronte nazionale nelle elezioni del 1948 radicalizza le sue posizioni. Nel 1952 apre uno studio legale insieme a Oliver Tambo nel centro di Johannesburg: il primo gestito da neri in Sudafrica. Nel 1956 viene arrestato e accusato di tradimento in un processo che si concluderà nel 1961 con un’assoluzione generale. Nel 1961 fonda il braccio armato dell’Anc, l’MK (Umkhonto we Sizwe), dedito ad azioni di sabotaggio, piani di guerriglia, addestramento paramilitare. Intanto la discriminazione e le politiche di apartheid diventavano più dure.
Nel 1964 è condannato ai lavori forzati a vita.
Dal banco degli imputati, Mandela pronuncia un celebre discorso in difesa del diritto degli oppressi alla lotta armata come ultima risorsa contro la violenza degli oppressori. Proclama però anche il suo ideale di società non razzista con uguali diritti per bianchi e neri. Un ideale per cui proclama di essere pronto a morire.
In prigione la sua fama mondiale e popolarità aumentano, diventa simbolo della lotta al regime razzista.
Nel 1985 il presidente P. Botha gli offre la libertà in cambio alla rinuncia incondizionata alla violenza, che Mandela rifiuta perché avrebbe voluto dire disconoscere la lotta armata.
La prigionia durerà 27 anni. Nel 1989 Botha viene sostituito da Frederik de Klerk, che il 2 febbraio 1990 annuncia la liberazione di Mandela.
Nel 1993 riceve il Nobel per la Pace insieme a De Klerk e nel novembre 2009 l’Onu proclamerà il 18 luglio ‘Mandela Day’.
Nel 1994 ci sono le prime elezioni multirazziali nella storia del Paese, e Mandela diventa il primo presidente nero del Sudafrica. De Klerk è vicepresidente. Al termine del mandato rifiuta di candidarsi di nuovo.
Dopo il 1999 l’anziano leader continua per qualche anno a spendere le sue energie e il suo nome per numerose cause umanitarie.

Appena si è diffusa la notizia della sua morte, sui social network sono comparsi migliaia di messaggi in ricordo dell’ex presidente sudafricano. Esponenti della cultura, delle istituzioni e cittadini di tutto il mondo hanno voluto ricordarlo.

Salute e …peggio nun nisse.

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