Tu felice, io sano

William Chopik, assistente professore presso l’Università dello Stato del Michigan, USA, ha pubblicato uno studio sulla rivista medica American Psychological Association, che ha rilevato che gli sposi felici sono più propensi ad avere una salute migliore nel corso del tempo.
Lo studio ha esaminato i dati di coppie tra i 50 anni e i 94 anni di età, analizzando fattori quali la felicità, la salute auto-stimata e l’attività fisica: i risultati hanno mostrato che le persone felici sono generalmente sane e non esiste nessuna differenza tra mariti e mogli. Avere un partner felice può migliorare la propria salute, a prescindere dal cercare di essere felici da se stessi.
In pratica, rispetto ai partner infelici, un partner felice dà maggiore sostegno sociale, può coinvolgere il coniuge in attività che promuovono la buona salute, come ad esempio il mantenimento di cicli regolari di sonno, il mangiare cibo nutriente e l’esercizio; comunque rende la vita di una persona più semplice, anche se non esplicitamente più felice.

 Salute e …peggio nun nisse.

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Terremoto, ancora paura nel centro Italia

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Alle 3.36 del 24 agosto, una scossa di magnitudo 6 ha colpito il centro Italia, con epicentro ad Accumoli, in provincia di Rieti, devastando i centri di Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto, Pescara sul Tronto e molte piccole frazioni. Il bilancio è di 294 vittime accertate.

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Le rovine di questi paesi hanno rivelato come erano fatti gli edifici pubblici e le case situate in “zona 1”, l’area di massima allerta sismica sulle mappe dei geologi. Si è capito il rischio corso per anni dai bambini della scuola Capranica, dai dipendenti del municipio venuto giù, dai pazienti dell’ospedale “Francesco Grifoni” alle porte di Amatrice.
Dal 2009 si aspetta l’adeguamento sismico ritenuto, dopo il terremoto dell’Aquila, “urgentissimo e indifferibile”.

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Le catastrofi fanno sempre emergere il meglio e il peggio dell’umanità. Nella prima categoria ci sono quelli che vengono chiamati “angeli”, cioè le migliaia di volontari che in cambio di niente, spesso a spese proprie, si sono recati fin dalle prime ore della mattina del dopo-terremoto a scavare, salvare, nutrire, portare conforto alle vittime del terremoto. Sono le migliaia di persone che, senza indugio, hanno mandato soldi tramite persone e associazioni fidate, o attraverso un sms con addebito sulla scheda telefonica. L’organizzazione umanitaria Islamic Relief ha lavorato fianco a fianco con la Croce Rossa e l’Ordine di Malta: sono di origine egiziana, marocchina, tunisina e di fede musulmana, ma soprattutto sono cittadini italiani, e riferiscono di essere stati accolti benissimo.
Al secondo gruppo appartengono gli sciacalli, quelli che approfittano delle disgrazie altrui per rubare: furti tra le rovine delle case diroccate, alla ricerca di beni rimasti intatti alla violenza del terremoto. Numerosi sono stati i sospetti fermati e portati via prima che potessero essere linciati dalla folla.

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Dall’inizio della sequenza, dalle ore 03:36 italiane del 24 agosto, la Rete Sismica Nazionale dell’INGV ha localizzato complessivamente oltre 4.300 eventi: 153 i terremoti di magnitudo compresa tra 3.0 e 4.0, 14 quelli localizzati di magnitudo compresa tra 4.0 e 5.0 ed uno di magnitudo maggiore di 5.0 (quello di magnitudo 5.4 (Mw 5.3) avvenuto il 24 agosto con alle ore 04:33 italiane nella zona di Norcia (PG).

Salute e …peggio nun nisse.

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Perché gli oromo protestano in Etiopia

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“Il governo etiope sta uccidendo il mio popolo”

L’atleta etiope Feyisa Lilesa, quando ha tagliato il traguardo della maratona alle Olimpiadi del Brasile, ha incrociato le mani sulla testa in segno di protesta contro l’uccisione di centinaia di persone di etnia oromo in Etiopia.
Per mesi gli oromo usano lo stesso gesto di Lilesa per manifestare contro l’incarcerazione di centinaia di persone che protestano contro il piano del governo di espropriare le loro terre.
L’Oromia è la più grande regione dell’Etiopia e circonda la capitale Addis Abeba: gli oromo sono il più nutrito degli 80 gruppi etnici presenti nel paese e rappresentano circa un terzo dei 95 milioni di abitanti del paese.
Le proteste sono scoppiate lo scorso novembre, dopo il piano del governo di espropriare le terre degli oromo per espandere il confine amministrativo della capitale, Addis Abeba. La proposta è stata ritirata a gennaio,  ma le proteste sono continuate. Gli oromo chiedono il rispetto dei diritti umani nel paese, giustizia per le persone morte durante le proteste e la liberazione dei manifestanti che sono stati messi in carcere dal governo.
Secondo Human Rights Watch (Hrw), più di 500 persone sono state uccise nelle proteste.

da http://www.internazionale.it/

Salute e …peggio nun nisse.

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Siete già nudi…

…non c’è ragione di non seguire il proprio cuore

Il tempo che vi è dato è limitato, per cui non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che equivale a vivere in base ai principi di altre persone. Non permettete che il rumore delle opinioni altrui soffochi la voce che sale dal vostro Io.
E, ciò che più conta, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e il vostro intuito che già sanno, in una certa misura, cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario.
… Siate affamati. Siate folli. …

– dal discorso di Steve Jobs agli studenti della University of Stanford nel 2005

Salute e …peggio nun nisse.

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Salute e povertà

L’Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e delle malattie della povertà (Inmp) rappresenta un istituto pubblico del Ministero della Salute: garantisce assistenza a italiani e stranieri per fasce di popolazione svantaggiate, attraverso l’ambulatorio medico polispecialistico e psicologico, con molteplici attività. Nel complesso i soggetti che si rivolgono all’Inmp presentano prevalentemente patologie cutanee e respiratorie, anche se negli ultimi anni sono aumentate le richieste di supporto psicologico, naturale conseguenza della crisi economica e della perdita del lavoro. Dal 2008 ad oggi ha erogato circa 250.000 prestazioni ambulatoriali, con un progressivo incremento della quota dei pazienti italiani, passato dall’8% ad oltre il 40% degli assistiti. Secondo i dati Eurostat, in Italia le persone a rischio povertà o esclusione sociale hanno raggiunto il 28,4% della popolazione. Uno studio ha rilevato che un operaio non qualificato vive in media 5 anni in meno di un dirigente. I cittadini in condizioni di svantaggio sociale tendono ad ammalarsi di più, a guarire di meno, a perdere autosufficienza, ad essere meno soddisfatti della propria salute e a morire prima. Si è notato inoltre che il rischio di morire cresce regolarmente con l’abbassarsi del titolo di studio; tra gli uomini fatta uguale ad uno il rischio di un laureato, la mortalità cresce del 16% nel caso della maturità, del 46% nelle medie e del 78% nelle elementari. Questo fenomeno si ripete anche tra le donne e riguarda tutti gli indicatori di salute: ammalarsi, restare a lungo con la malattia e con le sue conseguenze, finire male a causa della malattia.
Infine le disuguaglianze di salute comportano l’uscita precoce dal mercato del lavoro di individui altrimenti produttivi, un maggior costo a carico del servizio sanitario, delle politiche assistenziali e del welfare, con un impatto complessivo stimato intorno al 10% del Pil.

– da quotidianosanita.it del 02 dicembre 2014
(ma non è cambiato nulla…)

Salute e …peggio nun nisse.

 

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La solitudine del partner quando di mezzo c’è il telefonino

Si chiama “partner phubbing”, da “snubbing” (snobbare) e “phone” (telefono): lo fa chi trascura, in modo assai poco educato, la persona con cui si è impegnati, non importa dove e in quale occasione, per controllare compulsivamente lo smartphone.

Secondo uno studio dell’Università texana di Baylor pubblicato su Computers in Human behavior più del 30% degli intervistati non riceve le giuste attenzioni dal partner e nel 20% dei casi è proprio il telefono perennemente in mano ad aver incrinato il rapporto con il compagno. E non tanto per gelosia dovuta ai sospetti su chissà cosa nasconda, ma proprio per la sensazione di tristezza e inquietudine che deriva dal sentirsi trascurati e lasciati soli.

Il cellulare è diventato un “altro” ingombrante, che anche quando non squilla si fa sentire. E, soprattutto, guardare senza sosta. Questo perché ci si illude di possedere una rete di relazioni, più ampia di quella effettiva e reale, fatta di ammiratori virtuali, seguaci (followers) e likers che sanno gratificarci come si deve.

Nella coppia non è nemmeno più questione di tradimento, ma proprio di trascuratezza. È come essere trasparenti. Chi sta a fianco a una persona, che non si stacca mai dal dispositivo, subisce una sensazione di vero abbandono…

da La Repubblica.it - di ALESSANDRA BORELLA

Salute e …peggio nun nisse.

 

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Ora legale

Uno studio dell’Università di Berkeley presentato al meeting della Society for Personality and Social Psychology afferma che nei giorni immediatamente successivi all’ingresso dell’ora legale aumentano anche i rischi di litigi all’interno della coppia.
Dallo studio è emerso che le persone tendono ad essere più egoiste nei giorni successivi al cambio dell’ora e la probabilità di un litigio di coppia è molto più alta. Secondo i ricercatori questo è dovuto al fatto che si dorme poco.

Comunque fra gli “effetti avversi” sulla salute dell’ora di sonno persa i peggiori sono a carico del cuore. Secondo diversi studi proprio nel giorno successivo al cambio c’è un aumento del 5% dei ricoveri per infarto.

Attenzione! Il cambio dell’ora è vicino: avverrà nella notte tra sabato 28 e domenica 29 marzo.

Perché si passa all’ora legale?
Perché consente di risparmiare la luce elettrica in favore della luce solare per molti mesi, tant’è che in Italia è stato calcolato che in 6 anni sono stati risparmiati ben 6 miliardi di Kilowatt/h, per un guadagno quantificabile in circa 900 milioni di euro.

Salute e …peggio nun nisse.

 

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L’alcol il più pericoloso

Secondo uno studio delle università di Toronto e Dresda, pubblicato dalla rivista Scientific Reports, tra le cosiddette sostanze psicoattive, che possono dare dipendenza, l’alcol è la sostanza più pericolosa, seguito da eroina, cocaina e tabacco, tutte considerate ad alto rischio. La marijuana è in fondo alla classifica, con un indice 114 volte più basso rispetto all’alcol.
I ricercatori hanno calcolato il rischio di morte associato alle principali sostanze che possono dare dipendenza tenendo conto anche della quantità tipicamente consumata dall’uomo. Il risultato conferma che il rischio per la cannabis, almeno riferito alla morte, potrebbe essere stato sovrastimato in passato, mentre quello per l’alcol sottostimato.
Dato il rischio relativo associato forse è raccomandabile una priorità agli sforzi di risk management nei confronti di alcol e tabacco, mentre per la marijuana il rischio basso suggerisce uno scenario legale strettamente regolato, piuttosto che il corrente proibizionismo.

(ANSA)

Salute e …peggio nun nisse.

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La crisi dei Pronto Soccorso

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare gli accessi ai Pronto soccorso italiani sono in calo. Ma nonostante ciò l’emergenza ospedaliera è sempre più in sofferenza.
Tre le cause principali:

  • Prima di tutto la progressiva riduzione della dotazione di posti letto in corsia: dal 2000 ad oggi sono stati tagliati oltre 71.000 posti letto, ai quali si aggiungeranno altri 3.000 posti letto che saranno tagliati a seguito dei nuovi standard del Patto per la salute. Questo ha drasticamente ridotto la possibilità di assorbire i ricoveri d’emergenza non programmati come sono quelli provenienti dai Pronto Soccorso.
  • Poi il blocco del turn over per il personale, che impedisce il ricambio generazionale: dal 2009 ad oggi ci sono state quasi 24.000 unità in meno nel SSN. Qunidi si hanno carichi di lavoro sempre più pesanti, che si ripercuotono ovviamente di più nell’attività dei Pronto Soccorso, che è più stressante e comunque attiva H24.
  • E infine, l’assistenza territoriale che non funziona: dal territorio ci si aspettava un “filtro” dell’emergenza con la possibilità di gestire a domicilio o in strutture ambulatoriali le piccole emergenze, riducendo così gli accessi ai Pronto Soccorso ospedalieri, soprattutto quelli “impropri”, che ancora oggi si stima siano attorno al 30%.

Questo dato solo in parte spiega l’affollamento e i lunghi tempi di attesa prima di essere trattati, il problema principale sta nel trasferimento dei pazienti nei reparti, dove i letti mancano. Sia perché sono pochi, sia perché, in alcuni casi, suppliscono all’assenza di “ospedali territoriali” per la lunga degenza.

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ospite di Piazza Pulita su La7, riguardo il caos dei Pronto Soccorso ha detto che “c’è un abuso nell’utilizzo del Pronto Soccorso, un’abitudine del cittadino. E non sarebbe contraria a far pagare gli accessi impropri. Ci dovrebbe essere un ticket e con la tessera sanitaria tutti i dati sono noti”.

Salute e …peggio nun nisse.

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Il dodicesimo Presidente della Repubblica Italiana è Sergio Mattarella

Sergio Mattarella è il nuovo Presidente della Repubblica. 

Il 31 gennaio Mattarella è stato eletto con 665 voti su un quorum richiesto di 505.
Il 3 febbraio alle 10 Mattarella ha pronunciato la formula del giuramento: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione”.

È già iniziata la corsa a saltare sul carro del vincitore…

Salute e …peggio nun nisse.

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