Più liberi di evadere

I lavoratori dipendenti pagano sempre più tasse, ma tutti gli altri sempre meno. É l’effetto Tremonti, che ha favorito artigiani, professionisti, piccoli imprenditori e il Nord-Est.


Le nuove direttive e priorità indicate dal ministro dell’Economia sono la lotta alla contraffazione, alla concorrenza cinese, all’immigrazione clandestina, al pattugliamento delle coste.

– E l’evasione fiscale? Ma non era questa la missione della Guardia di Finanza ?

Il ritorno dei furbetti fiscali emerge dal calo del gettito dell’Iva, che crolla di quasi 3 miliardi, ma i consumi su cui è calcolata aumentano.

L’aver ridotto la tracciabilità dei pagamenti effettuati ai professionisti, l’abolizione dell’obbligo per gli imprenditori e gli stessi professionisti di tenere l’elenco dei clienti e dei fornitori, la riduzione delle sanzioni per chi viene scoperto a evadere, certamente spingono i contribuenti a pagare meno tasse. C’è inoltre la possibilità che molti contribuenti abbiano scelto di ritardare i pagamenti perché le sanzioni a cui vanno incontro sono ridotte.

I controlli sugli scontrini chiusi con multe ai commercianti sono diminuiti in regioni cruciali del Nord, come Lombardia e Veneto; in compenso, aumentano in Sicilia e in quasi tutte le regioni rosse.

Sarebbero proprio gli italiani che non possono evadere, perché tassati alla fonte, a garantire la tenuta dei conti pubblici.

Da L’Espresso Numero 3 Anno 2009

Salute e …peggio nun nisse.

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