Ad un recente Congresso Nazionale della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) tenutosi a Genova è stato sottolineato il rischio di malattie cardiovascolari legate alla sedentarietà.
Il 42% degli italiani sta seduto fino a 8 ore al giorno e il rischio per il cuore scatta dopo 6 ore attaccati alla scrivania. A quel punto la probabilità di andare incontro a infarto e ictus aumenta di circa il 20 per cento negli uomini e addirittura del 40 per cento nelle donne.
Il tempo libero, secondo i dati epidemiologici nazionali, non è di fatto più movimentato: un italiano su due non svolge mai un’attività fisica di grado moderato, come sarebbe raccomandato per la prevenzione delle malattie cardiovascolari, e uno su cinque non cammina neppure dieci minuti una volta alla settimana.
Se alla sedentarietà sul lavoro si aggiunge l’inattività fisica nel tempo libero, la probabilità di andare incontro a un evento cardiovascolare nell’arco di dieci anni aumenta addirittura di oltre il 70 per cento nelle donne e di circa il 50 per cento negli uomini.
Decisamente negative per la salute del cuore anche le diete “yo-yo”, che provocano continui cambiamenti di peso e portano a un aumento del 40 per cento del rischio cardiovascolare.
Salute e …peggio nun nisse.
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